venerdì 18 novembre 2011

Conosciamo il popolo dei Rom…

Prime informazioni; comincia il nostro viaggio all'insegna della cultura e della condivisione

Kumpània = famiglie dello stesso gruppo.
Kampìna = roulotte o baracche.
Gagì = persone non Rom.
Pomàna = anniversario della morte in cui si festeggia il defunto.
Krisnitòri = giudice più anziano.
Kris = tribunale zingaro di anziani.
Tutti i termini elencati sono parole utilizzate dai Kalè (gitani), dai Rom, dai Sinti, ovvero dai vari gruppi nomadi.
Gli zingari raccontano in una delle loro leggende che un tempo avevano un re che guidava saggiamente il popolo in un paese meraviglioso dell’India, denominato Sind; qui la gente era molto felice, finché delle orde di musulmani cacciarono gli zingari, distruggendo il loro paese. Da allora essi furono costretti a vagare da una nazione all’altra. Da qui l’origine indiana degli zingari.


Vita al campo
Nel campo Rom la Kumpania è l’insieme di più famiglie nomade non necessariamente unite fra loro da legami di parentela, ma tutte appartenenti allo stesso sottogruppo.Tra i rom la massima autorità giudiziaria è costituita dal Krisnitòri, cioè da colui che è chiamato a presiedere la Kris e cioè il tribunale rom. Alla kris possono partecipare anche le donne, che sono ammesse a parlare. Oggi una controversia si risolve con il pagamento di una somma pari alla colpa, ma se questa è particolarmente grave la punizione può consistere anche nell’allontanamento dal gruppo o  talora , in pene corporali.
                                                                      
Il matromonio
Nel matrimonio si tende a scegliere il coniuge all’interno del proprio gruppo o sottogruppo per vantaggi economici. Per uno zingaro è possibile sposare una GAGì, cioè una donna non zingara, la quale dovrà sottostare alle regole zingare e provvedere a contribuire al sostentamento delle famiglie ed alla cura dei più piccoli.
La morte
Il lutto per la scomparsa di un conuige dura molto a lungo , inoltre l’anniversario della morte di una persona viene festeggiato con un solenne banchetto e ci si veste di bianco .

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